Rossana Galante, per tutti "la mamma di Filippo", nostra associata dal Marzo di quest'anno, ci ha conosciuto come al solito tramite il passaparola, in occasione di un evento devastante. Suo figlio Filippo a causa di un errore medico era morto in un ospedale di Roma per salmonella, era morto per carenza di acqua ed è per questo che i genitori hanno deciso di reagire alla catastrofe contrapponendo alla morte del figlio un gesto che avrebbe salvato la vita a più di un bambino. Finanziarono la costruzione di un intero pozzo in un villaggio sperduto nella brousse. Oggi 11 Giugno 2014, nel pomeriggio, Rossana dopo una lunga lotta contro un male che non perdona è tornata a vivere con il suo Filippo. Sabato scorso dopo aver saputo del repentino aggravamento sono partito per Potenza per andarla a salutare di persona, appena arrivato era attorniata da una dozzina di amici, facce pulite, facce vere, come quelle che piacciono a noi di 12 scatti onlus. Il mio arrivo era stato annunciato e quando mi sono seduto vicino a lei con un accenno di sorriso ha sussurrato: che bel regalo mi hai fatto!
Poco dopo, Ste ti toccherà fare un'altro pozzo!
Ed io: era già contemplato, come sai per dedicare un pozzo è sufficiente finanziare la metà del costo, voi lo avete finanziato interamente quindi ti spetta di diritto.
C'è chi ha commentato, basterebbe aggiungere un nome a quello di Filippo!
No! ho aggiunto io, tanto tra poco loro non avranno più problemi di distanze e poi noi vogliamo giocare al rialzo. Dedicheremo un pozzo a Rossana e poi se il mio sogno si realizza cercherò di farne realizzare uno ai ragazzi delle scuole medie e chissà che loro non vogliano farci il regalo di dedicarlo a Filippo e Rossana finalmente insieme.
Per meglio comprendere il mio stato d'animo ho il piacere di condividere il mio ultimo messaggio inviato a lei proprio ieri pomeriggio:
Ciao Ross
Non so se riuscirai a leggere questo messaggio o se qualcuno riuscirà a farlo per te.
Volevo dirti che Sabato scorso sono stato felicissimo di incontrarti. È stata la prima volta che sono andato a salutare una persona cara che probabilmente non avrei più rivisto e questo è successo con la gioia nel cuore.
Durante il percorso Roma-Potenza ho rivissuto con il pensiero quei pochi ma intensi momenti che abbiamo trascorso insieme e questo impediva alla tristezza di prendere il sopravvento.
Sei una persona speciale che è riuscita a vivere e non a sopravvivere alla morte di un figlio. Hai una fede granitica e neanche io con le mie teorie pseudo matematiche sono riuscito a scalfirla.
Le cose che ci hanno unito da subito sono state la solidarietà e "la verità". Quindi anche se non la pensiamo esattamente allo stesso modo, ho sempre saputo che la stella cometa che seguivamo da direzioni diverse era la stessa: Gesù.
Indipendente dal credo di ciascuno di noi, è innegabile che Gesù sia stato il massimo esponente di due "valori" che io ritengo indispensabili per vivere in armonia con il prossimo: l'amore e la verità.
Io, come sai sono un fan della verità e grazie a mia moglie e a quello che stiamo facendo sto iniziando ad apprendere quanto sia ancor più importante l'amore.
La verità serve solo a sconfiggere l’inganno, l’amore invece è universale e puoi comprenderlo fin da quando sei in fasce in braccio a tua madre.
Riuscendo a coniugare amore e verità, ognuno di noi può trasformare l'ordinario in straordinario.
Mi avevi promesso che avresti scritto due righe da pubblicare nella pagina dei soci insieme ad una tua foto. Vista la circostanza non insisto, ma non pensare che io possa accettare di vedere quella pagina senza “la tua faccia”, ti prometto che scriverò io qualcosa su di te.
La foto l'ho già chiesta a Simonetta.
Sei l'ultima arrivata e quindi è giusto che tu finisca in fondo, però voglio darti un'altra bella notizia: oggi 10 giugno 2014, dopo aver contattato tutti i membri del direttivo abbiamo deciso di eleggere il nostro primo socio onorario, quindi dall'ultima posizione balzi repentinamente in prima, prima del Presidente.
I soci onorari non sono soggetti al pagamento della quota annuale, quindi nessuna esclusione, sarai per sempre una di 12 scatti onlus.
È mia convinzione che sarai sempre al nostro fianco, probabilmente tu riuscirai ad ascoltare i nostri pensieri mentre io dovrò saper ben interpretare ciò che mi accade intorno.
Come te, CREDO che il caso non esiste. Potrò sbagliarmi ad interpretare ma vedrai che qualche volta ci azzeccherò.
Un bacio grande a te e al tuo angelo Filippo.
Arrivederci.
Stefano
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